MESSAGGIO DI FINE ANNO 2021

31 Dicembre 2021

MESSAGGIO DI FINE ANNO 2021

Messaggio di fine anno 2021 REZZATO e VIRLE - 31 dicembre 2021

Celebriamo un anno, un anno della nostra vita su questa terra e come la provvidenza di Dio con la sua misericordia lo ha accompagnato, anche quando non ne siamo stati consapevoli, anche quando non abbiamo creduto al suo amore previdente.

Se il tempo è un dono che Dio fa alla nostra libertà perché noi impariamo ad amare, allora dobbiamo chiederci: in questo 2021, abbiamo imparato? Noi speravamo che dalle difficoltà di questo tempo nascesse un mondo migliore, un'umanità rinnovata, più capace di andare all’essenziale. Con tutto ciò, è passato un altro anno e ci sembra di essere gli stessi. Anzi, forse parte di un'umanità incattivita e arrabbiata, preda delle stesse paure di sempre e quindi chiusa dal timore e dall'egoismo. Per questo, Signore, noi ti chiediamo di spalancare le nostre porte e le nostre finestre. Facci fare l'esperienza dei discepoli di Emmaus, che con gioia scoprirono che tu da sempre li accompagnavi nei loro passi, anche quando non se ne rendevano conto e si allontanavano privi di speranza, incapaci di leggere i segni della tua vittoria sul peccato e sulla morte.

Te lo chiediamo anche per coloro che abbiamo accompagnato quest'anno nel passaggio dalla terra al cielo e che ora sono immersi nella luce della verità.

Anche in questo 2021 sono tanti: 53 nella Parrocchia di San Giovanni, 39 in quella di San Carlo e 50 in quella dei Santi Pietro e Paolo.

Fra loro non possiamo non ricordare il caro don Roberto, per trent'anni rettore del Santuario, ma vengono alla mente di ognuno di noi tanti altri volti di amici o parenti. Se quindi i morti sono 142, i rinati a vita nuova attraverso il Battesimo rimangono pochi, principalmente perché poche sono le nascite.

A volte è l'incertezza sul futuro, altre volte semplicemente l'egoismo che chiude la porta alla vita. I Battesimi nel 2021 sono stati 6:14 a San Giovanni, 15 a San Carlo e 17 nella Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo. 161 le Cresime e le Prime Comunioni, suddivisi nell'anormalità di 12 celebrazioni diverse nei periodi di aprile e novembre: in totale 60 a San Giovanni, 38 a San Carlo e 63 a Virle.

Da un lato è una enorme ricchezza per le nostre comunità: pensate, 161 ragazzi e ragazze a cui Dio ha fatto il dono dello Spirito Santo e del suo amore attraverso l'Eucaristia. Ragazzi e ragazze che camminano in mezzo a noi ed hanno in loro una presenza nuova e forte di Gesù Cristo. Dall'altra la tristezza del pensare che troppi non si rendano conto del dono ricevuto, con il rischio di trascinare un'appartenenza cristiana più di tradizione ereditata che di vita reale.

Finalmente sono stati celebrati matrimoni, soprattutto fra giugno e settembre: 21 coppie hanno deciso che il loro amore doveva essere immerso nell'amore di Dio ed hanno promesso di amarsi per sempre. Noi promettiamo di accompagnarli anche con la preghiera: 12 coppie si sono sposate nella parrocchia di San Giovanni (compreso il Santuario), 2 a San Carlo e 7 nella chiesa di Virle. Oltre a questi altre coppie si sono sposate fuori Rezzato, nei luoghi in cui sono nati.

Ma la vita cristiana non è certamente solo quella dei sacramenti, anzi, questi sono lo Strumento perché possa avvenire.

Nel Progetto Pastorale delle nostre parrocchie l'abbiamo ricordato: il cristiano è colui che cerca di conoscere Dio e la proposta del Vangelo, colui che celebra l'amore di Dio nella vita, colui che partecipa al cammino della propria comunità, colui che serve Dio nei fratelli, infine colui che rende testimonianza della sua presenza nel mondo, in famiglia, sul lavoro, nella scuola, nel nostro paese. Come non ricordare allora la ricchezza dei tanti progetti che vengono portati avanti da moltissimi volontari.

La vivacità dei nostri oratori, che non si sono mai fermati neppure nei momenti più difficili, proponendo sempre occasioni di crescita per i più giovani, ma anche capaci di coinvolgere i genitori più ancora che negli altri anni. Di fronte alla sfida del Covid è stato necessario moltiplicare le braccia per mantenere in sicurezza i nostri ambienti. Quanti catechisti ed educatori, anche pronti a modificare le proposte per star dietro agli immancabili nuovi decreti governativi.

La vitalità della Casa della Carità, che quest'anno ha saputo fare altri passi nella comunione e nel servizio a chi si trova in difficoltà. Quanti che mantengono ordinate e pulite le nostre chiese, accolgono e animano i momenti di preghiera. Chi nel silenzio si prodiga per far quadrare i conti dell'amministrazione, chi per far funzionare quello che serve.

E i nostri Consigli Pastorali, le tante riunioni, il Cammino di formazione degli adulti cadenzato al mercoledì, l'accompagnamento delle famiglie e dei fidanzati e infine la bellezza del ritrovarsi ogni domenica a celebrare insieme, come fratelli, nelle chiese che sentiamo appartenerci come un bene comune che ci unisce e ci apre all'incontro con Dio. Tutta questa ricchezza sarà il punto di partenza per il nuovo anno che ci sta innanzi, compreso tutto quel bene che non abbiamo ancora fatto e che il Buon Dio ci aiuterà a mettere in atto, camminando con noi, come con i discepoli di Emmaus, scaldando il nostro cuore con la sua Parola, che vogliamo entri sempre più nella nostra vita, e spezzando il pane del dono di sé perché possiamo riconoscerlo nei fratelli che incontriamo.

Non lasciamo che le conseguenze di questa pandemia, che da troppo tempo ci schiaccia dalle diverse direzioni, ci tolga la speranza e la gioia; non permettiamole di raffreddare i nostri cuori, troppo rivolti ai problemi personali per avere lo spazio per accogliere il prossimo e guardarlo negli occhi, come ci ricordava Papa Francesco poco tempo fa dalla Grecia; non abituiamoci a chi annega nei nostri mari, ai disperati che hanno perso tutto e fuggono dalla violenza, a chi muore sul lavoro e a chi soffre per mancanza di lavoro, alle troppe donne uccise. Non permettiamo, infine, a questa pandemia di far nascere divisioni o paure fra noi.

Coraggio, sappiamo che anche domani mattina la provvidenza di Dio sorgerà prima del sole!

Buon anno fratelli e sorelle, buon 2022 da noi sacerdoti, buon cammino!