L'apparizione

Il racconto storico, tramandato da secoli e rievocato ogni anno al laghetto al termine della solenne processione

L'apparizione

Mentre era in corso la guerra dei Cent’Anni e non era ancora spento il rumore della lotta per le investiture, mentre l’Italia era dilaniata dalle Compagnie di Ventura e perdurava lo Scisma d’Occidente e la popolazione era in preda ai disordini, in un giorno del mese di luglio del 1399 avvenne il seguente fatto: un contadino stava arando il suo campo, quando improvvisamente i buoi si arrestano e si inginocchiano; alza lo sguardo e si trova davanti un maestoso Personaggio, il quale in tono affabile ed autorevole gli dice: “Prendi i tre pani che tieni nella bisaccia e va a gettarli nel vicino laghetto. Te ne dirò poi il significato”.

Compreso da sacro timore il contadino si reca ad eseguire l’ordine ricevuto ma, all’atto di gettare i pani nel laghetto, ode una voce soavissima che gli dice: “Fermati ! Non gettare i pani ! Ritorna all’Adorabile Signore che ti ha mandato e pregalo da parte mia di revocare il suo comando. Assicuralo che io troverò il modo di soddisfarlo”. Il contadino, con ancora negli occhi la bella visione, ritorna dal Signore, gli si prostra ai piedi, riferisce le parole della Madonna ed a nome di Lei lo prega di ricordarsi della Sua bontà. “No ! Sono stanco della cattiveria che dilaga sulla terra e del male che oscura il sole! Esegui quanto prima ti ho detto!” Il buon contadino ritorna al laghetto con i suoi tre pani risoluto a non differire dall’ordine ricevuto, ma la Celeste Matrona lo ferma di nuovo e gli dice : “No! Non gettarli ! Ascolta: io sono la Madre del Divin Redentore. Il Signore che ti ha dato questo comando è appunto il mio Divin Figlio. Il buttare questi tre pani significherebbe lo scatenarsi sulla terra dei tre terribili flagelli della peste, della fame e della guerra. Và di nuovo ai piedi del mio Divin Figlio, presentagli a mio nome i meriti della sua passione ed i miei desideri di madre.

Il contadino ritorna trepidante al cospetto del Redentore, gli si prostra ai piedi e mette in atto le esortazioni della Vergine. A quelle ripetute insistenze il Redentore si rasserena in volto e con affabile accento gli dice: “Alla benedetta madre mia io nulla so negare: per amore di Lei sospendo due dei tre minacciosi castighi; inoltre se gli uomini, ritraendosi dagli immondi costumi, si purificheranno prontamente con lacrime di penitenza, verrà alleggerito di molto anche il terzo. Va al laghetto e gettavi un solo pane”.

Colmo di gioia il contadino ritorna al laghetto e trova la Madonna che lo attende. “Esegui pure l’ordine di Gesù , ma prima ascolta: va in mezzo ai popoli ad annunciare le parole che hai udito e le cose che hai visto, esortali ad abbandonare la via del vizio e del peccato ed a vivere cristianamente. L’unico pane che getterai nel laghetto significherà la venuta della peste: essa placherà i diritti di Dio ma gioverà nello stesso tempo a disporre i popoli alla penitenza. Ricevi la mia benedizione e diventa apostolo di pace e di salvezza. Ora getta il pane nel laghetto”. Sparita la bella visione il contadino diventerà l’apostolo della Madonna di Valverde.

Se insieme abbiamo vissuto e ricostruito il fatto dell’apparizione della Madonna e del Redentore, facciamo in modo di vivere gli insegnamenti di pietà e di penitenza che tale episodio ci può aver dato.

Nella foto sopra: dipinto del piazzale - anno 1949