Il Santuario

Come appare oggi il Santuario

Il Santuario

IL SANTUARIO

San Carlo Borromeo, durante la sua visita pastorale del 1580, trovò la Rotonda e la Chiesetta del Laghetto, data la tristezza dei tempi, in stato di grave abbandono. Egli decretò che fossero levati gli altari esterni della Rotonda e che di essa fosse riparato il tetto di legno molto deteriorato. Come segno di rinnovamento si progettò un nuovo santuario.

Del problema erano preoccupati i rezzatesi. I maggiorenti del paese, riunitisi il 5 marzo 1601, decisero di costruire una Chiesa nuova; il comune concorreva con lo stanziamento di 200 scudi. Nell’adunanza in municipio del 18 agosto 1602 fu deciso all’unanimità di accelerare i lavori del nuovo santuario. In tale adunanza venne risolto il problema della Rotonda: fu deciso di mantenerla come testimonianza della fede antica e della stessa apparizione. Nel 1615 il santuario si poteva dire finito e decorato.

Nel 1630 la peste colpì tutta la zona, seminando terrore e morte. Da questa prova i rezzatesi trovarono motivo per incrementare la devozione alla Madonna di Valverde. Frutto della nuova ondata di fervore fu l’acquisto da parte della comunità di Rezzato di terreni per costruire la strada che congiunge il paese con il santuario. L’opera finì nel 1635. Forse a tale periodo risale la santella che si trova all’inizio del viale del Santuario all’incrocio con Via Almici, montata da un angelo che indica la direzione del santuario.

Nel 1637 si procedette alla compera di un vasto pezzo di terra per la sistemazione dell’attuale piazzale. Nel 1642 si abbellì la facciata del santuario con un rivestimento di pietra lavorata e fu costruito il campanile con quattro campane. Nella riunione del consiglio comunale del 26 giugno 1705 fu deciso di celebrare solennemente ogni anno l’anniversario dell’apparizione con una solenne processione la festa della Visitazione, 2 luglio.

In seguito questa celebrazione fu trasportata all’ultima domenica dello stesso mese. Essendo il 26 luglio giorno dedicato alla memoria liturgica dei santi Gioacchino ed Anna, genitori della Madonna, è probabile che tale spostamento a fine luglio sia dovuto a questa circostanza. Perciò nel tempo questa coincidenza a fatto si che tale festa dedicata alla Madonna della Misericordia venisse chiamata dal popolo festa di sant’Anna e questa tradizione continua anche hai nostri giorni. Nel 1713 il santuario fu dotato del monumentale organo, opera di Giuseppe Bonatti.

LA ROTONDA

La Rotonda è una chiesetta sorta fra i secoli decimo e decimoprimo. E’ così detta per la sua caratteristica forma che la collega al Duomo Vecchio di Brescia. Essa è da considerarsi il primo tempio della zona, forse fatto costruire dal vescovo di Brescia e per questo motivo dedicato alla Madonna Assunta, patrona della Cattedrale; tra l’altro era costruita su territorio di proprietà della cattedrale. Troviamo segnata la sua esistenza negli atti della dieta tenuta dall’imperatore Enrico II nel 1024.

E’ significativo rilevare che nella Valverde esisteva già una chiesetta dedicata alla Madonna già quattro secoli prima dell’apparizione del 1399, segno di un antica devozione che nella stessa apparizione trovò motivo di rinnovarsi e svilupparsi sempre più. Recentemente sono stati effettuati lavori di restauro che hanno portato alla scoperta di una costruzione romanica a pianta centrale. Oltre alla struttura muraria in pietra egregiamente lavorata sono venuti alla luce, tolto l’intonaco, frammenti di affreschi del secolo XIII che rappresentano il battesimo di Gesù e l’incontro di Cristo con Tommaso incredulo (quest’ultimo affresco è stato levato ed è attualmente conservato nella chiesa di San Carlo). Dalla volta della Rotonda, in stato di abbandono, da qualche accenno di colore che poco lasciavano vedere, si sono scoperte opere decorative attribuite a Pietro da Marone, decorazioni affini per forma di stucchi della basilica delle Grazie.

Fu per sostituire alla poca capacità della cappella (in seguito alla apparizione del 1399 e al conseguente afflusso di gente) che furono costruiti tutt’intorno dei portici, onde accogliere i fedeli e ripararli dalle intemperie. Sul fianco destro della Rotonda fu aperto un ampio vano per permettere la vista all’interno durante le sacre funzioni. Sulla parete esterna fu fatta dipingere una bella immagine della Madonna con a fianco San Pietro e San Giovanni Battista, patroni della parrocchia, e inginocchiato il pio contadino testimone della apparizione. Oggi questo dipinto è incorporato nel Santuario e fa da pala all’altare della Madonna.

LA CHIESETTA DEL LAGHETTO

A fianco del santuario si apre un bel viale che porta al “laghetto”, luogo che la tradizione fissa alla doppia apparizione di Cristo e della Madonna al bifolco. Si trattava di uno stagno, nella zona paludosa della Valverde. Già all’inizio del 1400 vennero eseguiti lavori di sistemazione. Proprio a quel periodo si fa risalire la costruzione di una cappella, rifatta poi circa un secolo dopo. Ora la chiesetta mostra la sua eleganza, poggiata come uno scoglio sopra il laghetto. Sull’architrave della facciata è stata incisa una frase in latino che tradotta in italiano dice: “Questa apparizione avvenne nel 1399”.

Nel 1712, in seguito alle apparizioni del 1711, la chiesetta fu di nuovo abbellita e fu riaffrescata la raffigurazione della apparizione. Nel 1722 venne innalzato un muro che circonda tutta la zona del laghetto. Vari lavori si susseguirono, segno di una devozione che non è mai tramontata verso la Madonna di Valverde. E’ qui che si conclude l’annuale processione detta di S. Anna, con la rievocazione storica della apparizione del 1399.

ACCOGLIENZA PELLEGRINAGGI

Nel complesso del Santuario vi è la “casa del pellegrino” con un salone e servizi, il bar Valverde, l’ampio parcheggio per auto e pullman. Tutto attorno al Santuario ci sono spazi verdi per attività ricreative e un lungo viale alberato. Per informazioni rivolgersi al Rettore del Santuario.