La nostra storia

LA STORIA DELLA COMUNITA’

Le prime notizie sulla chiesa di S. Pietro in Virle, si hanno dai documenti già citati del secolo XII, ma sono tanto povere ed incerte, che resta per noi impossibile rintracciare anche uno spunto solo per dilucidare meglio le origini di questa chiesa.

È quasi certo però che la sua fondazione si debba assegnare ad uno dei due grandi monasteri benedettini, che nel medioevo assorbivano quasi tutta la proprietà fondiaria di questo territorio, il monastero di S Eufemia e quello di S. Pietro sul monte Orsino, sopra Serle. Ambedue questi monasteri avevano sul territorio di Virle estese possidenze, ma forse la chiesa era alle dipendenze del monastero di Serle, come potrebbe indicare l'identità del titolo (S. Pietro).

Non sappiamo pure con esattezza a quale pieve appartenesse la detta cappella. Già nel secolo XVI la parrocchia di Virle riceveva direttamente dalla Cattedrale gli olii santi, ed a spese del Comune, onde sembrerebbe che già fino da quel tempo avesse conquistato una piena autonomia, togliendosi dalla giurisdizione della propria pieve, la quale non potrebbe essere, che quella vicina di Nuvolento; ma siamo in mezzo all'oscurità più completa, e dobbiamo quindi accontentarci di metter fuori per intanto queste ipotetiche supposizioni, in attesa che i documenti ci possano recare maggior luce in proposito.

È sicuramente certo però che già nel secolo XIV la chiesa di S. Pietro di Virle era parrocchiale, aveva cioè un'organizzazione propria per la cura d'anime, autonoma dalla giurisdizione della pieve; si deve quindi annoverare fra le parrocchie più antiche della diocesi, dopo le pievi, e ciò non è piccolo segno della sua importanza anche nella storia ecclesiastica.

In un catalogo delle chiese bresciane, compilate nell'anno 1410, la chiesa di Virle è inscritta sotto la Quadra di S. Eufemia con questa indicazione "Ecclesia S. Petri de Virlis valoris librarum XXXVI, curata". Dallo stesso catalogo sappiamo che nei dintorni era già parrocchiale la chiesa di S. Giovanni Battista in Rezzato, mentre le cappelle si S. Zenone di Mazzano e di S. Lorenzo di Nuvolera non erano che semplici rettorie beneficiali, non parrocchiali.

ORARI MESSE

L’ORATORIO DI S. LUIGI GONZAGA

Alla fine del secolo XIX sorgono molti oratori nelle parrocchie bresciane, per la pastorale giovanile, sulle orme di S Giovanni Bosco. Nel 1913 anche a Virle venne costruito “un edificio vasto e bello”, a cura del parroco don Giuseppe Landi.

Nel 1937 al piccolo campo da gioco si aggiungevano tre aule catechistiche e il teatro-cinema. Nel 1945 veniva fondata la società sportiva Audax Virle dando impulso allo sport tra i giovani. Nel 1950 tramite una permuta mons. Pietro Perletti acquistava l'area per il nuovo il campo sportivo. Negli anni 1962-1966 veniva costruito un elegante e solido fabbricato destinato all'Oratorio femminile, con il servizio delle Suore. Negli anni 1970-1971 il parroco Don Giuseppe Cominotti interveniva ad abbellire l'Oratorio esistente, cioè la sala e il cinematografo, con il campo sportivo sistemato a livello e corredato con gli annessi spogliatoi e servizio bar. Nel 1997 don Faustino Prandelli provvedeva alla costruzione e inaugurazione di un nuovo edificio a forma di piramide di stile azteco.

Nel 2006 venivano demoliti i vecchi spogliatoi del campo e costruiti dei nuovi, ottenendo il certificato di agibilità il 24 luglio 2006; pure il campo sportivo riceveva un manto in erba sintetica, sostituito completamente nel 2015.

Nel 2010 si affrontava la manutenzione straordinaria della copertura del teatro polivalente e messo in sicurezza il tetto dell'edificio con collaudo statico del 10 novembre 2010. L'oratorio pertanto continua il suo prezioso servizio per la comunità ed in modo particolare per le famiglie, i ragazzi e i giovani.

LA STORIA DEI SANTI PIETRO E PAOLO

San Pietro

San Pietro è l'apostolo investito della dignità di primo papa da Gesù Cristo stesso: “Tu sei Pietro e su questa pietra fonderò la mia Chiesa”. Pur non essendo stato il primo a portare la fede a Roma, ne divenne insieme a s. Paolo, fondatore della Roma cristiana, stabilizzando e coordinando la prima Comunità, confermandola nella Fede e testimoniando con il martirio la sua fedeltà a Cristo.

Nacque a Bethsaida in Galilea, pescatore sul lago di Tiberiade, insieme al fratello Andrea, il suo nome era Simone, che in ebraico significava “Dio ha ascoltato”; sposato e forse vedovo perché nel Vangelo è citata solo la suocera, mentre nei Vangeli apocrifi è riportato che aveva una figlia, la leggendaria santa Petronilla; il fratello Andrea, dopo aver ascoltato l'esclamazione di Giovanni Battista: ”Ecco l'Agnello di Dio!” indicando Gesù, si era recato a conoscerlo ed ascoltarlo e convintosi, disse poi a Simone “Abbiamo trovato il Messia!” e lo condusse con sé da Gesù.

Pietro fu chiamato da Cristo a seguirlo dicendogli “Tu sei Simone il figlio di Giovanni; ti chiamerai Cefa = Pietro (che in latino è tradotto Petrus); in seguito dopo la pesca miracolosa, avrà la promessa da Cristo che diventerà pescatore di anime.

Fu tra i più intraprendenti e certamente il più impulsivo degli Apostoli, per cui ne divenne il portavoce e capo riconosciuto, con la celebre promessa del primato: “E io ti dico che sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte dell'inferno non prevarranno contro di essa. Ti darò le chiavi del regno dei cieli e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli”.

La grandezza di Pietro consiste principalmente nella dignità di cui fu rivestito e che trascendendo la sua persona, si perpetua nell'istituzione del papato. Primo papa, Vicario di Cristo, capo visibile della Chiesa, egli è il capolista di una gerarchia che da venti secoli si avvicenda nella guida dei fedeli credenti.

L'umile pescatore di Bethsaida, si trovò a guidare la nascente Chiesa, in un periodo cruciale per l'affermazione nel mondo pagano dei principi del Cristianesimo; istituì il primo ordinamento ecclesiastico e la recita del ‘Pater noster'.

Per tutti i secoli successivi, s. Pietro, rimase fino al 1846 il papa che aveva governato più a lungo di tutti con i suoi 25 anni, poi venne Pio IX con i suoi 32 anni di governo; ma il pontefice Giovanni Paolo II ha raggiunto anch'egli il quarto di secolo come s. Pietro. Nessun successore per rispetto, ha voluto chiamarsi Pietro.


San Paolo

Nato da genitori ebrei di rigida osservanza, Paolo prese il nome dall'antico re ebreo Saul, latinizzato in Saulo, e venne allevato secondo l'interpretazione farisaica della Legge. Come giovane ebreo della diaspora, Saul assunse il nome latino Paolo, che era foneticamente simile al suo nome ebraico.

Studiò sicuramente la retorica greco-ellenistica, ma la sua cultura era frutto di un'educazione impartitagli probabilmente a Gerusalemme dal famoso maestro Gamaliele il Vecchio, e mirata a fare di lui un rabbino. Eccellente studente di diritto (Vedi Galati 1:14; Filippesi 3:6), Paolo perseguitò accanitamente la nascente Chiesa cristiana, che vedeva come una setta ebraica infedele alla Legge (Galati 1:13); dagli Atti risulta che presenziò alla lapidazione di santo Stefano, primo martire cristiano, e l'approvò.

Paolo divenne cristiano dopo aver avuto una visione di Cristo durante un viaggio da Gerusalemme a Damasco (Vedi Atti 9:1-19, 22:5-16, 26:12-18). Non definì mai l'episodio una "conversione" da una fede religiosa a un'altra; la rivelazione di Cristo segnò piuttosto la fine di ogni religione e si configurò come un unico e inscindibile evento, una chiamata di Dio a essere cristiano e a evangelizzare i pagani. Egli ammetteva la legittimità della missione di Pietro presso gli ebrei, ma era convinto che la cristianità rappresentasse la chiamata di Dio al mondo intero, e che tale chiamata fosse completamente estranea all'ortodossia della Legge ebraica.

Secondo il noto resoconto riportato negli Atti degli Apostoli, Paolo eseguì tre viaggi apostolici. Pur non comprendendo interamente le ragioni di tale sforzo, gli studiosi ritengono che buona parte degli itinerari missionari di Paolo, delle sue preoccupazioni pastorali e della raccolta di offerte in denaro tra le comunità cristiane da lui fondate fossero finalizzate all'unione delle chiese della sua missione presso i pagani con quelle degli ebrei cristiani in Palestina.

Dagli Atti apprendiamo che Paolo venne arrestato a Gerusalemme in seguito ad alcuni scontri provocati dai suoi oppositori ebrei, e che venne poi trasportato a Roma; negli Atti Paolo accenna anche all'eventualità della propria morte (vedi Atti 20:24 e 20:38). È probabile che sia stato giustiziato a Roma attorno al 62 d.C.

Il Nuovo Testamento contiene tredici lettere che recano la firma di Paolo, sette delle quali furono certamente scritte di suo pugno: ai Tessalonicesi, ai Galati, due ai Corinzi, ai Romani, ai Filippesi e a Filemone. Proprio tali lettere costituiscono la principale fonte di informazioni sulla sua vita, ed è a queste che la maggior parte degli studiosi si rivolge, consultando gli Atti degli Apostoli come una fonte supplementare.

Solennità dei Santi

La festa, o più esattamente la solennità, dei SS. Pietro e Paolo al 29 giugno, è una delle più antiche e più solenni dell'anno liturgico. Essa venne inserita nel messale ben prima della festa del Natale e vi era già nel secolo IV l'usanza di celebrare in questo giorno tre S. Messe: la prima nella basilica di S. Pietro in Vaticano, la seconda a S. Paolo fuori le mura e la terza nelle catacombe di S. Sebastiano, dove le reliquie dei due apostoli dovettero essere nascoste per qualche tempo, per sottrarle alle profanazioni barbariche.

Il giorno 29 giugno sembrerebbe essere la ‘cristianizzazione' di una ricorrenza pagana, che esaltava le figure di Romolo e Remo, i due mitici fondatori di Roma, come i due apostoli Pietro e Paolo sono considerati i fondatori della Roma cristiana.

Tale ricorrenza ogni anno è festeggiata nella comunità virlese con una solenne celebrazione, a cui segue la processione eucaristica per le strade principali del paese vecchio.

I PARROCI DELLA NOSTRA PARROCCHIA

ZUCCHELLI don Giovanni e WASTAMILIO, sacerdoti presenti nel 1179.

SALA don Giovanni (1388-…)

TORNIELLI don Giovanni (1388-…)

GIUSTO don Giovanni (1474-1475)

COCCAGLIO don Giovanni Battista (1532-…)

CONTE Schinelli (…-1557)

ZANNINI don Tommaso (1557-…)

GAZARIO don Pietro (…-1561)

DE PLEBE don Gianpietro (1561-1574)

BAZZONI don Antonio (1574-1610)

MIGLIORATI don Giacomo (1610-1630)

GUARNERI don Giovanni Battista (1630-1641)

CORNALI don Pietro Bernardino (1641-1651)

BOSELLI Mons. Paolo (1651-1652)

ROSSI don Giuseppe (1652.1658)

VENEZIANI don Andrea (1659-1683)

ALDOTTI don Andrea (1684-1700)

LOCATELLI don Giovanni Battista (1700-1721)

SIMONI don Giuseppe (1721-1758)

CORRENTI don Francesco (1758-1787)

BIANCHINI don Giovanni Pietro (1787-1829)

PORTA don Giampietro Felice (1829-1837)

ZANELLI don Giacomo (1837-1863)

SAVOLDI don Faustino (1863-1906)

LANDI don Giuseppe (1906-1944)

PERLETTI mons. Pietro (1944-1966)

COMINOTTI don Giuseppe (1966-1989)

PRANDELLI don Faustino (1989-1998)

MORESCHI don Damiano (1998-2004)

GORNI don Sandro (2005-…)